Il giardino è luogo amato dai bambini, quante volte ti dicono: «quando usciamo»? Il giardino è un luogo spesso pensato solo come luogo di “ricreazione”, per contenere quella impellente voglia di muoversi dei bambini, per asciugare qualche lacrima, quando i “lavori sono finiti”.

Ma quante cose si possono fare in questo luogo? c’è il tempo della corsa, subito interrotta quando l’occhio si posa su un piccolo particolare; c’è quella pozza d’acqua che rimane il giorno dopo la pioggia e che diventa un laboratorio in miniatura per impasti di acqua e terra.

Pesa anche l’idea che il “fuori” non sempre può dare prove concrete di un lavoro fatto con i bambini.

Quanti timori accompagnano poi l’uscita dei bambini? Dai più semplici, legati al clima: troppo caldo, troppo freddo, troppo incerto; quante raccomandazioni: non sudare, non correre troppo, non sporcarsi.

Questo nostro percorso inizia invece da un punto fermo: il giardino è parte fondamentale del progetto educativo.Perché? Per tenere viva l’abitudine dei bambini a vedere e apprezzare ciò che sta attorno; per aiutarli a diventare più sensibili verso la natura di cui siamo parte integrante, per valorizzare quei preziosi momenti che fanno parte del bagaglio di conoscenze.