Una breve poesia dedicata alla mamma
ispirata all’ikebana proposto da Munari in uno dei suoi famosi laboratori.
Cosa apprezza Munari dell’Ikebana?
Come architetto e designer ha apprezzato dell’ikebana gli equilibri visivi, le altezze, i volumi, il pieno e il vuoto, l’accostamento di forme e colori e materiali diversi.
Come curioso esploratore ne ha apprezzato la raccolta che ne precede la realizzazione, l’esplorazione tattile dei materiali durante l’utilizzo, il pensiero divergente che ci sta dietro ( come faccio a far stare in piedi il ramo) e l’educazione al bello e all’armonia.
Ma come uomo ha capito il senso profondo dell’ikebana che è quello di dedicare del tempo e un pensiero agli altri.
Ecco un breve stralcio tratto dal libro “Un fiore con amore”:
“Quello che importa è l’amore col quale si sceglie un fiore per farne un omaggio a chi si vuol bene. Se si vuole veramente bene a una persona, si va personalmente a cercare un bel fiore da regalarle. Oltre i fiori che vendono i fioristi, ci sono anche quelli che nascono spontaneamente nel prato o nelle crepe dei muri. Oppure possiamo trovare dei fiori dagli ortolani dai quali troveremo anche foglie molto curiose, raramente usate nelle composizioni floreali, tipo, per esempio, le foglie dell’insalata rossa trevisana o una foglia di cavolo tutta arricciata”.



Se vuoi approfondire l’argomento, questo workshop fa per te, perchè sperimentare prima di proporre una nuova attività rende più consapevoli e ci prepara al meglio.
WORKSHOP: IKEBANA, UN FIORE CON AMORE